Incastri

Oggi c'è un silenzio bianco e spesso. File di luci sfocate. "Ah ci credo" dice qualcuno con la voce di chi parla all'aperto, al freddo. Il sole taglia come una lama di porcellana. Di cani, nemmeno l'ombra. Non ci sono altri suoni. Ferro su ferro, gente che crede a quello che vede. Il mondo prova qualche cosa di illogico per vedere se funziona, non gli piace, lo ritira. Incastri di metallo, ancora, cose pesanti che vanno giù e non è mica facile tirarle su di nuovo. Cose fredde, oscure, indifferenti, consumate. Vanno una dentro l'altra, e rimangono così. Chissà per quanto, magari per sempre. Magari fanno la ruggine, si saldano. Magari diventano una cosa sola, nel freddo, nel sole, nelle stagioni che vanno. Magari è giusto così.